Lucia D’Atri e la sua arte

Oggi ho avuto il piacere di incontrare un’artista poliedrica che ha il dono particolare di trasmettere le proprie emozioni attraverso la fotografia, ma anche con la scrittura, fino a fondere entrambe in sfumature particolari.

Com’è nata questa vena artistica valorizzata nella fotografia e nella poesia?

La passione per la scrittura si è manifestata fin da piccola. Già da ragazzina, infatti, scrivevo brevi racconti finché non ho scoperto di avere un’innata capacità di scrivere versi in rima.

Tutto è nato per gioco. Ho cominciato a creare filastrocche per ogni evento e, di anno in anno, per i miei amici è diventato un appuntamento irrinunciabile. Così, non c’è festività cui non abbia dedicato qualche rima.

Il più delle volte i versi sono allegri. Ma in periodi più bui, come nel lockdown, erano diventati più seri, trasformandosi in veri e propri inni di speranza.

Credo di aver ereditato la creatività dai miei genitori: mio papà scriveva canzoni, per lo più dialettali, e componeva complicati giochi enigmistici in versi. Mia mamma era più intimista: scriveva poesie, sovente un po’ malinconiche.

La fotografia, invece, ha travolto la mia vita all’improvviso. Mi sono ritrovata in mano la vecchia reflex di famiglia, con impostazioni manuali e il rullino da inserire.

Durante il mio primo viaggio senza genitori, con l’amica del cuore, nell’anno del diploma, mi sono scoperta nei panni della fotografa. E incredibilmente quegli scatti mi hanno aperto un mondo. Ho scoperto di avere occhio, un occhio fotografico vero e proprio.

Prima da autodidatta, poi frequentando dei corsi, ho affinato la tecnica e la macchina fotografica è diventata l’estensione del mio braccio. Non potrei viaggiare senza di lei.

E’ un’ottima amica. Puoi girare il mondo in sua compagnia, senza sentirti solo.

Spesso diventa un mezzo di aggregazione: ti osservano, si avvicinano e poi ti parlano.

Così diventa condivisione, scoperta di nuovi orizzonti. L’inquadratura, per assurdo, invece di ridurre la capacità di vedere, aiuta a cogliere ogni particolare, dà vita ad ogni dettaglio.

Amo la fotografia paesaggistica e naturalistica. Prediligo i paesaggi al tramonto e i notturni, quando i colori sono caldi ed i contorni sfumano, lasciando spazio all’immaginazione.

Sembra quasi che tu abbia sviluppato due passioni artistiche distanti tra loro. E’ così o esiste tra di loro una connessione?

Direi che le due passioni sono complementari. L’una completa e definisce l’altra. Sovente, infatti, mi sono trovata a scrivere le rime abbinandole alle mie fotografie.

In questo modo le emozioni si chiariscono, si perfezionano. Infatti, molte delle mie fotografie, in occasione di speciali eventi della mia vita personale, sono raccolte in album con descrizioni in rima.

Allusive, scherzose, amorevoli. Credo di trasmettere il meglio di me, del mio punto di vista, dei miei sentimenti, abbinando queste due forme artistiche.

Cosa rappresenta la fotografia per te e di te?

Partendo dal presupposto già anticipato che la fotografia è un diverso modo di vedere il mondo, diciamo che ogni fotografo vi dirà la stessa cosa: quando ami la fotografia guardi perennemente il mondo attraverso un mirino, anche quando fisicamente, in mano non hai l’apparecchiatura fotografica. L’immagine che ad altri risulta banale, per chi ha passione, se guardata in certo modo, con una certa angolatura, con quella luce speciale, diventa un soggetto interessante.

Cerco di essere una persona solare, generosa, che trova sempre il lato positivo in ogni circostanza, e la fotografia rappresenta questa immagine di me.

Infatti, nei momenti difficili, di buio, che a tutti nella vita accadono, il primo segnale di malessere è la “messa in ferie” della macchina fotografica.

Per me la fotografia è gioia. Se io per prima non provo serenità, non sono in grado di trasmetterla all’immagine che voglio catturare.

Invece la poesia cosa rappresenta per te?

Scrivere è un’attività molto intima. Mette a nudo una parte di te. Non puoi fingere di fronte al foglio bianco. Ho sempre sentito dire che non puoi scrivere senza conoscere.

Credo sia enormemente vero. Io scrivo delle emozioni del momento, del serio e del faceto, ma sempre di quello specifico momento della vita. Il mio pensiero si tramuta in scrittura.

E’ quasi un bisogno. Buttare fuori quell’emozione, quel nodo allo stomaco, quel tuo modo d’essere umano. Puoi inventare, abbellire, ovviamente integrare con ricerche e aneddoti, ma il vero fulcro sei sempre tu. Il tuo voler dire qualcosa.

Questa tua grande passione artistica la tieni per te o hai deciso di comunicarla anche agli altri, al pubblico?

In verità sono sempre stata piuttosto restia a condividere con estranei tutto ciò che fotografo o scrivo. Infatti, frequento pochissimo i “social”. Finora ho condiviso la mia passioni con gli amici che, peraltro, mi hanno spronata a pensare un po’ più in grande.

Ora ho voglia di osare. Ho voglia di lasciare qualcosa di me al mondo. Mi piace pensare che un domani qualcuno si ricordasse che sono passata di qui ed ho fatto qualcosa di buono, di piacevole.

Infatti, a tal proposito, hai la pubblicazione di un articolo corredato da fotografie su un blog di viaggi

Vero. Tutto è nato da un’esperienza condivisa con la mia amica di avventure fotografiche.

Amiamo la fotografia, amiamo la nostra città, Genova, ed entrambe amiamo la buona scrittura. Abbiamo unito tutto questo e ne è uscito un bell’articolo che ci siamo viste pubblicare.

Ho anche scritto ed autoprodotto un breve racconto comico/autobiografico: “La magica casa dei gatti”. Vi ho riportato aneddoti dolci/amari di una vita passata in compagnia dei felini.

E ora che sviluppi artistici vedi nel tuo futuro?

Da pochi mesi mi sono dedicata ad nuovo progetto di scrittura: filastrocche per bambini.

Mia figlia lavora con i bambini e proprio per aiutare lei ho pensato di scrivere versi orecchiabili che potesse leggere loro. Usando parole semplici e musicali, che possano appassionare i bimbi, ho cercato di stuzzicare in loro l’entusiasmo di ascoltare e anche il desiderio di ripetere.

Ti va di presentare il personaggio che è nato dalla tua penna?

Questo personaggio mi è molto caro: “Miss Katty”. Lei è una gatta. Con le caratteristiche tipiche dei “mici” che tanto ho frequentato: agilità, furbizia, intelligenza, dolcezza. Rappresenta la voglia di realizzare i propri sogni e di intraprendere la carriera che più ti si addice.

Ognuno di noi dovrebbe svolgere un lavoro gratificante.

Vuol dire avere una qualità di vita migliore. Significa vivere il lavoro come un “gioco” quotidiano.

Il mio personaggio dice questo: io oggi sono una maestra o una ballerina o una pittrice.

Oggi sono quello che so di poter essere. Vorrei che i bimbi, leggendo le mie poesie, si identificassero in lei e percepissero l’importanza di sapere cosa fare nel futuro trovando la forza di lottare per raggiungere i propri obiettivi. Per ora Miss Katty ha svolto tre mestieri/arti, ma è destinata a grandi cose.

Il gioco delle rime mi ha subito affascinato. Ti va di parlarne?

La rima è musica. Scrivere è sempre un’esperienza, ma la rima ti obbliga ad un ritmo. Ti obbliga a trovare le parole di una certa lunghezza e di una certa musicalità, per non rovinare il contesto.

Sono sincera: credo che più che capacità la mia sia predisposizione. Mi riesce naturale.

Il testo esce di getto. Poi viene corretto, migliorato, a volte stravolto…. ma il primo lavoro è l’impulso. Come dicevo è quasi una necessità di “buttare fuori” un’emozione.

Related Stories

spot_img

Discover

Uso illecito di fotografie altrui

La recente sentenza del Tribunale di Roma, la n. 10041 del 22 giugno 2022,...

CROMOTERAPIA IN FOTOGRAFIA

La cromoterapia in fotografia può essere considerata uno di quegli ambiti che ci introducono...

MONDOVI’ E LE MONGOLFIERE

Mondovì e le mongolfiere: tutto è cominciato assistendo all'affascinante raduno che si tiene per...

FOTOGRAFIE GENERATE DA INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Lo sviluppo tecnologico mette oggi a disposizione del fotografo piattaforme che generano immagini in...

Sabine Weiss in mostra a Genova

Sabine Weiss è in mostra a Palazzo Ducale di Genova fino al 12 marzo...

Popular Categories

Comments