A poco meno di un mese dal lancio su Sky di “Hotel Portofino” proviamo a farne un primo bilancio. E lo facciamo dopo aver parlato niente meno che con Walter Iuzzolino, CEO di Eagle Eye Drama che ne ha curato la produzione.
LA TRAMA DI HOTEL PORTOFINO
La trama è già nota al pubblico: Bella Ainsworth, interpretata da Natascha McElhone, si trasferisce negli anni ’20 in Italia per gestire un albergo in stile britannico. Ambientato nella splendida cornice della costa ligure di levante, “Hotel Portofino” si presenta come un dramma familiare che si snoda intorno a un grande mistero.
Tutto improntato sul period drama, la miniserie richiama alla mente “Downtown Abbey”, pur con le differenze inevitabili, ma di cui si attende di seguire il medesimo successo.
IL FILO CONDUTTORE
Quindi, la storia, che si dipana intorno ad un delitto, il cui mistero verrà svelato solo all’ultimo, garantisce allo spettatore suspense, ma anche una minuziosa ricostruzione storica dell’Italia agli albori dell’ascesa di Benito Mussolini. La dovizia storica e l’ambientazione italiana, specie degli esterni, sulla costa ligure offrono così allo spettatore due ingredienti di assoluto successo.
Le scene degli interni, invece, sanno molto di Croazia, che ha ospitato nell’estate del 2021 il cast per le riprese.
IL CAST DI HOTEL PORTOFINO
Oltre alla già citata Natascha McElhone, figurano nel cast Mark Umbers nei panni del pericoloso marito di Bella. Ma ci sono anche presenze italiane come Daniele Pecci e Lorenzo Richelmy ad interpretare due eleganti nobili italiani.
Ma “Hotel Portofino” è anche un’occasione di ritorno nella sua Liguria per Walter Iuzzolino. E di rientro dalla porta principale, considerando anche il particolare interesse mostrato da Regione Liguria per la scelta fatta della location. Questo in un più generale contesto di richiamo turistico che da anni la regione sta sponsorizzando. Indubbiamente, la zona tra Genova e Portofino offre uno spaccato di bellezze naturali davvero invidiabile, e riempie di orgoglio pensare che una produzione inglese l’abbia scelta fra le varie alternative.
Trasferire un contesto tipicamente britannico in Liguria ricorda comunque un legame che in passato è stato molto presente. Così, basti citare scrittori che a lungo hanno soggiornato nelle varie località della regione, come George Byron, Mary Shelley, Joseph Conrad, Charles Dickens, solo per citarne alcuni.
Ma anche i soldati britannici che nella regione, complice un clima mite, venivano in convalescenza dalle fatiche di guerra.
CONCLUSIONE
Per quanto riguarda “Hotel Portofino” il tratto e la narrazione sono certamente raffinati e coinvolgenti.
Ci sarà una seconda serie? Anche per rispondere alla curiosità dello spettatore lo chiediamo a Walter. “Se ti dicessi che ci stiamo lavorando?”
Già, è sempre un’energia inesauribile Walter Iuzzolino, che lo porta ad affrontare nuove sfide con grande determinazione.
Non ci resta che aspettare la seconda serie, godendoci nel frattempo la prima.